Musica

CONCERTO ' F. à Léo ' alla Città del Teatro di Cascina

CONCERTO  ' F.   à Léo '  alla Città del Teatro di Cascina

venerdì 4 aprile ore 21.00 con Roberto Cipelli – pianoforte Attilio Zanchi - contrabbasso Philippe Garcia – batteria, percussioni e la partecipazione speciale di: Gianmaria Testa – voce, chitarra Paolo Fresu – tromba, flicorno. IL PROGETTO “F. – A Léo” è un progetto nato nell’ormai lontano 2001 da un’idea semplice e coraggiosa del pianista Roberto Cipelli: proporre una rilettura jazz di alcune delle più significative opere di Léo Ferré, un mostro sacro della canzone, non solo francese. E di farlo da italiani, con un occhio, forse più libero, che puntava lo sguardo a partire da questa parte delle Alpi, pur con tutta la consapevolezza del caso. L’idea è cresciuta nel corso del tempo, ci sono stati concerti in Italia, Francia, Belgio. Il pubblico ha gradito e i musicisti si sono divertiti molto in scena. Il progetto si è fatto via via una sorta di progetto collettivo che tutti si sono cuciti addosso, sia la produzione (Produzioni Fuorivia) sia quella specie di super gruppo che ne è alla base: oltre a Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi, al contrabbasso, Philippe Garcia alla batteria, Paolo Fresu, vero poeta della tromba, e, a dare voce alle parole di Ferré, il cantautore Gianmaria Testa, intimamente vicino al mondo di Léo e in confidenza, se così si può dire, con la Francia e la lingua francese. E negli anni il repertorio si è affinato, distillato. IL DISCO Sette anni dopo viene data una forma compiuta al work in progress di questi anni. Ed ecco a marzo 2008 l’uscita del disco: “F. – A Léo”. Soltanto F. perché non c’è alcuna presunzione né intenzione filologica: si cerca lo spirito più che la lettera, non si tratta di cover, ma di altro. “F.” è il tentativo di disegnare un universo musicale, testuale, poetico e politico che sappia portare in sé il segno preciso di questi nostri tempi. E infatti c’è anche un brano di Luigi Tenco, una versione intensissima di “Lontano lontano” che qui diventa anche una sorta di nostro saluto a Léo. C’è un free, intitolato “Free poétique”, che è un po’ il tentativo di restituire, con la musica, quella spregiudicatezza che Ferré sapeva usare con le parole e con le idee. Troviamo anche un Cesare Pavese, una poesia -“Il Blues dei blues”- che è quasi una canzone e che è stata adattata nella “ferreriana” e francesissima “Saint Germain dès Pres”. “F.” è un brano scritto apposta da Cipelli che richiama, con tutto l’amore possibile, la grande capacità compositiva ed armonica del Ferré musicista. E poi, spezzettato come un puzzle da costruirsi a mano a mano che si ascolta il disco, c’è il manifesto della poesia simbolista tanto cara a Ferré, l’“Art poétique” di Verlaine. Non manca il Ferré “minore”, cioè quello forse meno conosciuto, di “Les Forains” e di “Monsieur Williams” (brano che richiama, per certi versi quasi il “teatro- canzone” per la potenza interpretativa che consente e riesce a mettere in gioco), ma anche quello più conosciuto di “Avec le temps”, di “Colloque sentimental” (uno struggente duo piano-tromba), de “L’Adieu” e di “Vingt ans”, due pezzi che diventano quasi due standards jazz, e di “Les Poètes”, trasformato in un brano giocoso, a tempo di rumba. LA SCALETTA DEL DISCO 1. Avec le temps (intro) 1.58 2. Les Forains 3.20 3. Saint Germain dès Pres 6.25 4. Lettura Art Poétique (basso) 0.24 5. Vingt ans 3.04 6. Lettura Art Poétique (chitarra) 0.28 7. Les poètes 3.56 8. F. 6.04 9. Lettura Art Poétique (pianoforte) 0.24 10. Free Poétique 3.22 11. Monsieur William 3.21 12. Lettura Art Poétique (tromba) 0.36 13. L’Adieu 3.20 14. Lontano Lontano 4.10 15. Lettura Art Poétique (batteria) 0.29 16. Colloque sentimental 3.07 17. Col tempo, sai /Avec le temps 3.21 «Di Léo Ferré mi affascina tutto …. Il poeta, il musicista e l'uomo. Non vi sono, per una volta, ricorrenze o anniversari particolari che giustifichino questo progetto. L'idea mi è nata qualche anno fa in un ristorante di Liegi (dove ero per un concerto con il quintetto Fresu); il gestore di questo bistrot era un amico intimo di Léo. Ricordo come fosse oggi la piacevole ed intensa conversazione che avemmo su Ferré, circondati dalla sua musica diffusa, dagli oggetti e le fotografie che lo ricordavano (quasi un "santuario") e dalle parole del ristoratore calorose, centellinate, avare e profondamente rispettose di un fenomeno artistico a tutto campo che io allora non conoscevo ancora bene. Tutto questo mi ha spinto ad approfondire la conoscenza di Ferré grazie ai suoi dischi e ai suoi scritti. Ciò che ho scoperto è così affine al mio modo di vedere il mondo e la musica che ho pensato in qualche modo di riproporlo col mio stile, coinvolgendo musicisti che stimo, come Gianmaria Testa, o che conosco da così tanto tempo come Paolo Fresu, Attilio Zanchi e Philippe Garcia, per sapere che possono condividere con me l'intensità dell'opera di Léo Ferré». Roberto Cipelli biglietti da 22 a 14 euro prevendita presso il teatro verdi di pisa punti box office e greenticket LA CITTA DEL TEATRO VIA TOSCOROMAGNOLA 656 CASCINA - PISA TEL.050.744400